sabato 31 maggio 2025

Paesaggio, 1936

 


Giorgio Morandi, Paesaggio, 1936
Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna

GIORGIO BASSANI
PER UN QUADRO DI MORANDI


O tu cui lenta abbraccia la collina accaldata,
Casa persa nel verde, esile volto e bianco,
solo tu durerai, muto, eroico pianto,
non resterai che tu, e la luce assonnata.

(da Storie dei poveri amanti, Astrolabio, 1945)

mercoledì 28 maggio 2025

La casa di Ryder

 

Edward Hopper, La casa di Ryder,  1933
Washington, Smithsonian American Art

GERARD LOCKLIN
LA CASA DI RYDER, 1933


Ryder deve aver tenuto molto alla sua privacy:
tante finestre – due – di modeste proporzioni
sui tre lati visibili dei due edifici.
E quello che sembra un piccolo portale
per entrare in un rifugio antitempesta.
Il resto è erba e cielo o sfumature
e ombre variabili, tutti studi sugli effetti della luce.
Monet aveva un interesse simile per luci e ombre,
e le ha realizzate meglio.
In altre parole, e odio ammetterlo,
il più grande pittore americano forse
non era ancora grande quanto quello francese.

domenica 25 maggio 2025

Ritratto del poeta Jeremiah de Decker

 


Rembrandt van Rijn, Ritratto del poeta Jeremiah de Decker,  1666
San Pietroburgo, Ermitage


FINA GARCÍA MARRUZ
RITRATTO DEL POETA JEREMIAH DE DECKER


Ah, Maestro! Ecco, sono
davanti a voi e tremo un poco. Mi ritrai con un
cappello alto, e le sue larghe
falde nascondono troppo la mia fronte, e
i miei occhi, che oggi ti hanno guardato,
così stanchi di guardare.
Non c'è più arroganza in te,
né quell'aria bizzarra delle tele
su cui ti dipingevi da giovane.
Nel volto di un uomo non ho mai visto
un dolore più grande. Ma con umiltà,
con un vaporoso berretto di stoffa bianca,
leggermente inclinato, con dolce tristezza,
vecchio, guardi la voragine del tempo
che sei riuscito a ingannare, in fondo,
con l'astuzia dell'arte, la malizia
di quel punto di luce sul tuo naso.

E nascondendo il mio sguardo
sotto il cappello, oscurando
il mio stupore, impallidendo il rosso
delle mie labbra, che
non possono dirti nulla, intensifichi
il bianco, sul colletto
del mio vestito,
solo con forti e silenziose pennellate.

giovedì 24 aprile 2025

Cavallo di Vogelherd

 

Cavallo di Vogelhord, 30.000 a. C.
Tubinga, Museum der Universität Tübingen


MOYA CANNON
CAVALLO DI VOGELHERD, 30.000 A.C.

                                      L'arte, a quanto pare, nasce come un puledro
                                      che sa subito camminare.
                                                                                           John Berger

Il cavallo è lungo la metà
del mio mignolo: è stato
intagliato nell'avorio di mammut
le sue zampe si sono spezzate
tre all'altezza dell'anca,
la quarta sopra il ginocchio,
ma il suo collo, arcuato come quello di un lipizzano, 
le sue narici dilatate,
sono tese dalla vita.

L'artista o lo sciamano che lo scolpì
come totem, ornamento o giocattolo
difficilmente avrebbe potuto immaginare
che i cavalli sarebbero cresciuti,
sarebbero stati imbrigliati e sellati,
che di tutte le mandrie di mammut,
signori delle bionde steppe,
non un solo animale sarebbe sopravvissuto,
che le steppe si sarebbero ridotte,
che, nelle montagne ammassate a sud,
i fiumi avrebbero cambiato corso,

o che questo cavallo avrebbe galoppato
attraverso diecimila anni di ghiaccio,
avrebbe visto la morte, le mutazioni delle specie,
avrebbe osservato il fiorire di una specie,
l'homo faber, colui
che lo aveva creato
o che, usando un coltello di pietra o d'osso,
lo aveva estratto dalla zanna del mammut,
lo aveva lucidato con la sabbia,
prendendosi il tempo per le guance piene, il muso fine,
e lo aveva adagiato sul pavimento irregolare
della grotta di Hohle Fels
per farlo resistere al tempo.

(da Portando le canzoni, 2017)

martedì 15 aprile 2025

Il Fuji in una tazza di sake

 

Katsushika Hokusai, Il Fuji in una tazza di sake", 1835
.


AMY LOWELL
UNA DELLE "CENTO VEDUTE DEL FUJI" DI HOKUSAI

Avendo sete,
riempii una tazza d'acqua,
ed ecco! Fuji-yama giaceva sull'acqua
come una foglia caduta!

(da Stampe laccate, 1919)

martedì 8 aprile 2025

Paesaggio di montagna

 

Yamada Shokei, Paesaggio di montagna, 1913
.


AMY LOWELL
UNA STAMPA A COLORI DI SHOKEI

Si snoda sul volto di una scogliera
questo sentiero che non vedo l'ora di esplorare,
e su cui si frange una cascata,
e l'aria è piena dello scroscio
e della voce tuonante di acque che scivolano
in un torrente d'argento su dei precipizi.

Supera il sentiero con un balzo possente
e precipita in basso e lontano,
e le piante e i cespugli che crescono tra le rocce
si bagnano del suo spruzzo di gemme;
l’aria è nebbiosa e greve di suoni
e piccoli fiori di campo bagnati costellano la terra.

Oh, l'umidità è buona da annusare,
e il sentiero soffice da percorrere,
e oltre la cascata si avvolge e si allunga,
mentre rivoli d'acqua si infiltrano
serpeggiando giù per la collina
cantando ognuno il suo piccolo canto, finché

dimentico che questo sentiero è solo disegnato,
e ascolto l'acqua e il vento,
e guardo nella foschia, e stringo gli occhi
per vedere cosa c'è oltre;
deve condurre a una terra felice,
questo piccolo sentiero attraversato da una cascata.

(da Una cupola di vetro multicolore, 1912)

martedì 25 marzo 2025

Il sogno di Sant'Orsola

 

Vittore Carpaccio, Sogno di sant’Orsola, 1495
Venezia, Gallerie dell’Accademia.
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AMY LOWELL
SU UN QUADRO DI CARPACCIO: IL SOGNO DI SANT'ORSOLA

Chiara, pulita e naturale, sul pavimento lucido
Da qualche finestra senza persiane, nascosta alla vista,
I raggi solari filtrano obliqui, la luce più intensa
Spegne la piccola lampada che pallida, povera,
Tremolante, non riempita, sulla porta
Ha lottato contro l'oscurità per l'intera notte.
L'alba riempie la stanza e penetranti, luminosi,
I raggi silenziosi del sole si riversano attraverso la finestra.

E lei giace addormentata, ignara del Fato,
Intrappolata in sogni svogliati, la sua anima non ancora
Matura per sopportare il senso di questo giorno.
La brezza del mattino agita appena la coperta,
Un'ombra cade attraverso la luce del sole; aspetta!
Un'allodola canta mentre vola via.