lunedì 31 agosto 2020

Marsia


Auguste Rodin, Marsia (Torso di uomo che cade), 1882-1889
Los Angeles, Los Angeles County Museum of Arts


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RAINER MARIA RILKE

ANTICO TORSO DI APOLLO

(dedicata ad Auguste Rodin)

Non conoscemmo il suo capo inaudito
e le iridi che vi maturavano. Ma il suo torso
ancora arde come un candelabro
dove il suo sguardo, appena volto all’indietro,
resta e splende. Altrimenti non potrebbe abbagliarti
la curva del suo petto, e nella lieve tornitura dei lombi
non potrebbe scorrere un sorriso
fino a quel centro, che fu generatore.
Altrimenti questa pietra sfigurata e tozza
sotto il diafano architrave delle spalle,
non scintillerebbe come pelle di belva,
e non eromperebbe da ogni orlo come un astro:
perché lì non c’è punto
che non ti veda. Tu devi cambiare la tua vita.

venerdì 21 agosto 2020

La dama dall’unicorno



Arazzo della serie “La dame a la licorne" (Tapisserie français, fine XV sec.),
Parigi, Musée National du Moyen Age


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RAINER MARIA RILKE

LA DAMA DALL’UNICORNO

Ma viene ancora una festa, nessuno vi è invitato.
L’attesa vi manca. C’è tutto. Tutto per sempre.
Il leone si guarda intorno quasi minaccioso: nessuno deve venire.
Ancora non l’abbiamo vista stanca; è stanca?
o si è seduta soltanto perché regge qualcosa di pesante?
Un ostensorio, si potrebbe credere.
Ma ella piega l’altro braccio verso l’unicorno,
e l’animale s’impenna lusingato e sale e s’appoggia sul suo grembo.
È uno specchio che ella regge.
Vedi?: mostra all’unicorno la sua immagine.
Abelone, mi figuro che tu sia qui. Capisci, Abelone? Credo che tu capisca.

mercoledì 12 agosto 2020

Interno


Herman Van Hoogdalem, Interno
collezione privata

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RUTGER KOPLAND

CIÒ CHE L’ACQUA HA LASCIATO

Un acquerello di Van Hoogdalem
nell’attimo in cui lo si vede si sa
perché il pittore lo fece
doveva farlo

un interno con alcuni oggetti
si può vedere quanto amasse quella scena
non tanto per la cosiddetta bellezza
piuttosto per la casualità

la finestra, la parete, il tavolo, le sedie
il pavimento… non hanno alcun desiderio
di stare insieme

ma ciò che per un attimo li unisce è
una luce soffusa che irrompe dalla finestra
e tutto colora con ogni punta di rosso

si può notare quanto avesse inzuppato
la carta – che ora s’è asciugata,
lasciando quegli oggetti com’erano
là, in quella luce