sabato 28 ottobre 2023

Pioggia, vapore e velocità

 


Joseph Turner, Pioggia, vapore e velocità, la Great Western Railway, 1944
Londra, National Gallery



MARÍA VICTORIA ATENCIA
PIOGGIA

A Trafalgar Square,

verso le cinque ho visto arrivare sotto la pioggia
una locomotiva.
C’erano folate che attraversavano
il giallo cadmio e l’ocra bruciato.
Turner è tornato a casa.


domenica 13 agosto 2023

Battaglia di San Romano

 


Paolo Uccello, Disarcionamento di Bernardino della Ciarda, 1438
Firenze, Galleria degli Uffizi



EUGENIO MONTEJO
OGGI, 6 AGOSTO

Nel dipinto di Uccello c'è un cavallo
che era a Hiroshima.
Nessuno lo vede quando scompare
quando i suoi occhi bevono l'ombra
sugli zoccoli che vengono polverizzati.

Uccello ha lasciato un’arcaica mappa
della guerra, con armi innocenti.
Non dipingeva aerei o siluri,

Non sapeva dei sottomarini.
la sua morte passava dal grigio al rosso al verde.
Solo il cavallo in questo 6 agosto
è calzato di vecchie cicatrici,
solo le sue zampe portano nella notte
la desolazione dello sterminio.

È un cavallo arcigno, legato a un albero,
sempre pronto con la sua sella,
Uccello lo ricoprì con strati di vernice,
lo cancellò dal suo secolo,
e oggi aspetta in fondo alla stalla
con i cavalieri dell'apocalisse.

(da Qualche parola, 1976)

mercoledì 15 marzo 2023

Ritratto di un bambino




Rembrandt van Rijn, Ritratto di un bambino, 1641
San Pietroburgo, Ermitage


FINA GARCÍA MARRUZ

RITRATTO DI UN BAMBINO

Non più rosso
delle sue labbra gonfie
il velluto rosso
del cappello elegante.
Non più chiaro
delle sue guance fresche
il velo che il collo
gentile scopre.
Non più bianco
del vago sorriso
delle labbra chiuse,
il collarino leggero.
Solo più scuro
dei suoi occhi velati,
il nero ovale
persistente, dello sfondo.



mercoledì 22 febbraio 2023

Nottambuli / 5



Edward Hopper, Nighthawks, 1942
Chicago, Art Institute


LUIS DE VILLENA

NOTTAMBULI


Non è la notte la viva fanfara del rumore
né lo spumante che chiede o dona gioventù…
La notte è la dimora dei solitari,
la casa sempre vasta delle stelle erranti…
Anche se ho goduto ore di dissipazione e bellezza,
Non ho mai sentito la notte, ricca e profonda,
come in questi giorni feriali
in cui esco da solo, raramente felice,
e osservo semideserte strade autunnali,
alberi nudi belli e puri,
il freddo che soffia nei venti del nord,
gente (pochissima) con le mani infilate
in guanti e tasche, sciarpe e cappotti…
Bar vuoti o praticamente vuoti,
dove figure immobili al fuoco della luce,
si guardano in silenzio nello specchio di fronte
o guardano il bicchiere a metà
come se fosse una posa o un atteggiamento eterno…
La solitudine parla con ciascuno profondamente
e, a tratti, forse un sorriso ti ricorda un'altra vita.
Non è una bugia. È questa verità così profonda
di  notte e di estrema solitudine, di musica tranquilla
e intimi soliloqui
dove, percorrendo la città sterminata,
buia e deserta, sei più reale più te stesso
che mai…
(Edward Hopper pensava: Parigi è là. Lontana, sterile,
perduta. Non era il suo mondo.
Il suo regno era abitudinario, banale. Vite e abisso.
Quello che tutti sanno e nessuno ha detto.)

martedì 26 gennaio 2021

Autoritratto con l’orecchio bendato/2


Vincent Van Gogh, Autoritratto con l'orecchio bendato, 1889
Londra, Courtauld Gallery

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NELSON ROMERO GUZMÁN

SEGNALI DI UN AUTORITRATTO

Che succeda qualcosa nella parte nascosta della tela:
un delitto per esempio, e sulla scena
occhi arrovesciati e un orecchio bendato.
Tutto è successo come in un giorno senza data.
Solo così ci dai fiducia
che la colpa non è del coltello che mutila,
ma dalla mano che trae, da un delitto, gloria.

sabato 28 novembre 2020

Il bambino con l’oca


Copia romana di scultura greca del I-II secolo, Il bambino con l’oca
Parigi, Museo del Louvre

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SEVERO SARDUY

L’ENFANT À L’OIE

La menta e gli ornamenti funerari, il gallo bianco e
             gli ultimi children pets. Combatte bloccato:
la musica del fiume che respira, trascinando ferri;
lo strepito delle gru rugginose e il verde della ruggine
crescono tra pentole e scatolette.

Ora dove il sogno degli ermafroditi e il coro.
Il bambino le torce il collo. L'acqua sale.

Ognuno nel suo fiume.

giovedì 26 novembre 2020

Lezione di anatomia del dottor Tulp



Rembrandt Van Rijn, Lezione di anatomia del dottor Tulp, 1632
L’Aia, Mauritshuis

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JOSÉ HIERRO

LA LEZIONE DI ANATOMIA DI REMBRANDT-TULP

I tempi cambiano, Rembrandt. Non è necessario
rompere il cocco: non devi essere violento.
Prendi un vivo, al quale senza preavviso
gli si inietta un pigmento nelle vene.
Il contrasto, né lento né veloce,
arriva fino alla periferia del pensiero.
(I voyeurs, osservando lo schermo,
applaudono se il paziente sviene).