venerdì 18 ottobre 2013

Il violinista verde

 

chagall-violinista

Marc Chagall, Il violinista verde, 1923
New York, Guggenheim Museum

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JUAN MANUEL ROCA

UN VIOLINO PER CHAGALL

A Vitebsk tutto vola: un vecchio ebreo col giaccone nero, una capanna aerostatica, un cavallo fuggito dalle stalle di Giotto. Volano le vacche, gli sposi, i giorni e un violinista sul tetto.
Cosa suona nella notte in mezzo alla pianura di neve?
Con quale musica culla il villaggio e spegne icone e fantasmi?
Non permettete che cada il violino, testimone di nozze e di funerali. Non permettete che taccia.
È forse un violino zingaro inventato dal diavolo?
È forse un violino per guidare i viaggiatori delle grandi steppe?
Violino rotto della tragica Russia?
Nessuno sa cosa porta dentro il suo sacco, il suo rozzo sacco, il vecchio ebreo dal giaccone. Forse nasconde un libro che racconta la lotta di Giacobbe con l'angelo?
Se è un violino, meglio che cada nelle mani di Chagall.
Allora tutto vola, i tetti rossi, i candelieri, le mani cerate del rabbino, la luce intermittente della sinagoga.

lunedì 14 ottobre 2013

Allegoria

 

Anonimo, Allegoria, circa 1500
Londra, National Gallery

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EZRA POUND

DI JACOPO DEL SELLAIO

Quest’uomo ha scoperto le segrete vie dell’amore,
Nessuno poteva dipingere tali cose senza conoscerle.
E ora che lei, la sua cortigiana, se n’è andata,
E tu sei qui e sei «Le Isole» per me.

Ed ecco la cosa che sopravvive alla cosa intera:
Gli occhi di questa signora morta mi parlano.

(da Ripostes, 1912 – Traduzione di G. Singh)

 

NOTA: l’opera un tempo fu attribuita a Jacopo del Sellaio: lo era nel 1912, al tempo in cui Ezra Pound scrisse la poesia; di qui il titolo.