venerdì 22 marzo 2013

Paesaggio con Filemone e Bauci

 

Rubens

Peter Paul Rubens, Paesaggio con Filemone e Bauci, 1625
Vienna, Kunsthistorisches Museum

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ATTILIO BERTOLUCCI

D’APRÉS RUBENS

(Filemone e Bauci)

Perché non accettare questo tempo piovoso
che anticipa l'autunno porta il cane amoroso
a fiutare le scarpe del forestiero in transito
e missione con la spedita salute

del medico o del veterinario di prima
nomina su per groppi e per balze
fradici di genziane sino a che
una strada in abbandono e solitudine gli offre

il suo meditativo percorso e egli
vi si immette gli occhi neri riconoscono il segno
di un passaggio recente nell'ansia
del mezzogiorno estivo la bianca cenere

vedova sula pietra brunita d'umidità
mentre alla sospensione del cuore e della mente
d'una svolta grifagna di frutti inselvatichiti
succede la dolce rovina dello spiazzo antistante

la casa prescelta ma se gli sposi
vecchi se ne sono andati e la porta è sprangata
a chi mostrerà egli posando sulla soglia
consunta il piede leggero della gioventù

l'arcobaleno che si tende sull'Appenino vertiginoso?

(da Viaggio d’inverno, 1971)

sabato 16 marzo 2013

Venere e Marte sorpresi da Vulcano

 

vulcano

Parmigianino, Venere e Marte sorpresi da Vulcano, 1535
Parma, Galleria Nazionale

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ATTILIO BERTOLUCCI

VULCANO, VENERE E MARTE
(da un disegno del Parmigianino)

Commovetevi tutti voi cui gelosia
e amore stringono il petto doloroso
senza lasciarne mai l'area privilegiata
e con gli anni infestata da edera e da ruggine.
Commovetevi tutti voi a questa scena
coniugale che un figlio dei miei borghi
aperti al sole d'inverno fissò sulla carta giallina
raccontando con mano beffarda e pietosa
una collera finta un'estasi tante volte aspettata
e temuta – nel turbine della sorpresa gli amanti
distaccati ormai ostili l'uno all'altro goccianti
piante che il mattino sonoro libera dalla bruma
e da stormi in transito qui per l'ultima volta. –

Parma, fine novembre, anno imprecisato

(da Verso le sorgenti del Cinghio, Garzanti, 1993)

sabato 9 marzo 2013

Le esequie di Focione

 

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Nicolas Poussin, Le esequie di Focione, 1648
Cardiff, National Museum of Wales

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ATTILIO BERTOLUCCI

LE ESEQUIE DI FOCIONE

(D’aprés Poussin)

O tu che ai piedi del colle ragazzo dell'Appennino
deflori non deflorato castagne che nessuno vuole

sprigionando dall'ombra delle faville di rosa
che svelano un attimo il mio volto segregato

a quale festino di dei laziali o a quali esequie
di eroe a quali montagne d'ametista e fumi lontani

ti sottraesti per accucciarti qui dove il mio viaggio
ha una sosta il mio sudore un ristoro nell'aria della sera?

(Da Viaggio d’inverno, Garzanti, 1971)