mercoledì 17 gennaio 2018

I giocatori di carte


Cézanne


Paul Cézanne, I giocatori di carte, 1895
Parigi, Musée d’Orsay

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ANDONIS FOSTIERIS

I GIOCATORI DI CARTE

Li trovo sempre qui. Nel luogo malfamato
(Lo stesso squallido caffè, una bettola)
Con una bottiglia sul tavolo.
Quello a sinistra fuma la pipa. Ma entrambi
Dediti anima e corpo
Alle carte.
Il gioco è appena cominciato. Hanno preso
Le prime carte ed esaminano con cura
La tattica da seguire. Ho notato
Che, freddo o caldo, senz’altro
Indossano giacca e cappello. Ho notato
Soprattutto questo: Non ammettono
Di interrompere la partita per un attimo.
Si dimenticano di mangiare e bere.
Di dormire. Siedono
L’uno di fronte all’altro. Immobili.
E questo da anni, senza posa.
Come si spiega?
Non li cercano le mogli, i figli,
Non hanno casa, lavoro? Mi tormenta
il dubbio. Sospetto
Che qualche trucco inganni la ragione,
Devi avermi giocato un brutto scherzo
Con i tuoi caldi e freddi da capogiro
Nello squallido locale
In cui mi hai trascinato,
In questa bettola
Fumosa,

Signor Cézanne.

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