sabato 3 dicembre 2016

I coniugi Arnolfini / 4

 

Jan Van Eyck, I coniugi Arnolfini, 1434
Londra, National Gallery

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MARÍA MERCEDES CARRANZA

QUI CON LA SIGNORA ARNOLFINI

Bene, signora Arnolfini, è
tempo che si decida.
Va benissimo
che guardi suo marito con occhi di
oh che begli abiti comprati per me
ma è l'ora di avere suo figlio
e di mangiare le arance,
perché non tutto è dolce
e felice come Dio ha voluto
e all'improvviso le arance cominciano
- dico - a puzzare. Non
mi spiego perché continui a posare,
se anche Van Eyck stesso è stramorto
e il suo Pinocchio  - pardon - suo marito non è più
l'abito della sua anima, anche perché
è noto che ultimamente le signore
preferiscono altre fibre.
Venda il suo palazzo e i suoi gioielli
e giri il mondo in autostop; beva
la pausa che rinfresca, compri
quello che prima o poi sarà
un Philips e legga il Reader´s Digest;
si dedichi a una collezione di portachiavi e
si sottoponga a chirurgia plastica; poi
inghiotta barbiturici. Faccia qualcosa signora
perché non la veda morire tra memorie tristi,
come capita ai colombi
in Piazza della Signoria.

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