giovedì 24 aprile 2025

Cavallo di Vogelherd

 

Cavallo di Vogelhord, 30.000 a. C.
Tubinga, Museum der Universität Tübingen


MOYA CANNON
CAVALLO DI VOGELHERD, 30.000 A.C.

                                      L'arte, a quanto pare, nasce come un puledro
                                      che sa subito camminare.
                                                                                           John Berger

Il cavallo è lungo la metà
del mio mignolo: è stato
intagliato nell'avorio di mammut
le sue zampe si sono spezzate
tre all'altezza dell'anca,
la quarta sopra il ginocchio,
ma il suo collo, arcuato come quello di un lipizzano, 
le sue narici dilatate,
sono tese dalla vita.

L'artista o lo sciamano che lo scolpì
come totem, ornamento o giocattolo
difficilmente avrebbe potuto immaginare
che i cavalli sarebbero cresciuti,
sarebbero stati imbrigliati e sellati,
che di tutte le mandrie di mammut,
signori delle bionde steppe,
non un solo animale sarebbe sopravvissuto,
che le steppe si sarebbero ridotte,
che, nelle montagne ammassate a sud,
i fiumi avrebbero cambiato corso,

o che questo cavallo avrebbe galoppato
attraverso diecimila anni di ghiaccio,
avrebbe visto la morte, le mutazioni delle specie,
avrebbe osservato il fiorire di una specie,
l'homo faber, colui
che lo aveva creato
o che, usando un coltello di pietra o d'osso,
lo aveva estratto dalla zanna del mammut,
lo aveva lucidato con la sabbia,
prendendosi il tempo per le guance piene, il muso fine,
e lo aveva adagiato sul pavimento irregolare
della grotta di Hohle Fels
per farlo resistere al tempo.

(da Portando le canzoni, 2017)

martedì 15 aprile 2025

Il Fuji in una tazza di sake

 

Katsushika Hokusai, Il Fuji in una tazza di sake", 1835
.


AMY LOWELL
UNA DELLE "CENTO VEDUTE DEL FUJI" DI HOKUSAI

Avendo sete,
riempii una tazza d'acqua,
ed ecco! Fuji-yama giaceva sull'acqua
come una foglia caduta!

(da Stampe laccate, 1919)

martedì 8 aprile 2025

Paesaggio di montagna

 

Yamada Shokei, Paesaggio di montagna, 1913
.


AMY LOWELL
UNA STAMPA A COLORI DI SHOKEI

Si snoda sul volto di una scogliera
questo sentiero che non vedo l'ora di esplorare,
e su cui si frange una cascata,
e l'aria è piena dello scroscio
e della voce tuonante di acque che scivolano
in un torrente d'argento su dei precipizi.

Supera il sentiero con un balzo possente
e precipita in basso e lontano,
e le piante e i cespugli che crescono tra le rocce
si bagnano del suo spruzzo di gemme;
l’aria è nebbiosa e greve di suoni
e piccoli fiori di campo bagnati costellano la terra.

Oh, l'umidità è buona da annusare,
e il sentiero soffice da percorrere,
e oltre la cascata si avvolge e si allunga,
mentre rivoli d'acqua si infiltrano
serpeggiando giù per la collina
cantando ognuno il suo piccolo canto, finché

dimentico che questo sentiero è solo disegnato,
e ascolto l'acqua e il vento,
e guardo nella foschia, e stringo gli occhi
per vedere cosa c'è oltre;
deve condurre a una terra felice,
questo piccolo sentiero attraversato da una cascata.

(da Una cupola di vetro multicolore, 1912)