sabato 31 ottobre 2020

Ritorno del figliol prodigo


Rembrandt van Rijn, Ritorno del figliol prodigo, 1668
San Pietroburgo, Ermitage

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FINA GARCÍA MARRUZ
IL RITORNO DEL FIGLIOL PRODIGO

Questi piedi gonfiati
dal duro colpire le strade,
ho atteso molti anni, figlio.

Questa nuca calva
che i tuoi capelli coprivano
cadendo in riccioli volubili,
ho atteso molti anni, figlio.

Le mie mani sulle tue spalle
benedicono tutto il dolore.

Gli accigliati
non capiscono niente. Al nostro fianco
sorride un Re.

Quando
ti ho visto arrivare da lontano,
figlio, sperperato il tesoro,
cercando le ghiande dei porci
della casa di tuo padre, ho sentito
come se mi scoppiasse il cuore.

Per tornare a sentire i tuoi passi amati, ho aspettato
tutta la notte, figlio mio!

Adesso anch’io sono
un altro,
in questo incontro silenzioso
in cui ci siamo riconosciuti di nuovo.

Mettiti il mio anello

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