venerdì 14 ottobre 2016

Pont des Trois Sautets

 

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Paul Cézanne, Pont des Trois Sautets, 1906
Cincinnati, Cincinnati Museum of Art

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JORGE AULICINO

CÉZANNE

Solo dondolarmi da destra a sinistra
e da sinistra a destra, mi basta,
scriveva Cézanne

potrei passare qui la vita
dondolandomi da destra a sinistra
e da sinistra a destra
e non esaurirei la realtà, spiegava

gli spazi bianchi nelle ultime tele di Cézanne
indicano agli esperti
che aveva portato la sua teoria fino all'estremo

altri
li attribuiscono a problemi di vista:
Cézanne lasciò in bianco quello che non poteva vedere

in questo caso (o in entrambi)
perché Cézanne non sforzò l'immaginazione?

la domanda deve far pensare
a esoteristi locali, a
diverse specie di mistificatori

perché Cézanne non voleva dipingere quello che i suoi occhi
– anche muovendosi da destra a sinistra
e da sinistra a destra – non potevano vedere?

perché scrivere su quello che il cuore non vede?
perché scrivere su quello che l'intelligenza non celebra o compiange?

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