Edward Hopper, “Hotel Room”, 1931
Madrid, Museo Thyssen-Bornemitza
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JOSÉ CORREDOR-MATHEOS
CHE SOLITUDINE AFFLIGGE
Davanti al dipinto di Edward Hopper, Stanza d’albergo
Che solitudine affligge
la donna del quadro?
Deve ancora disfare
le valigie
come me.
Non è tornata
da nessun posto,
e non sembra che stia
per partire.
Siamo tutti come lei:
ignari,
collocati in un tempo
e in uno spazio
che non possono essere nostri.
Nessuna solitudine può
essere condivisa,
ed è questo ciò che la affligge
e che ci affligge.
Sapere che siamo soli,
e che non siamo soli,
e così è più profonda ancora
la solitudine
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