Leonardo da Vinci, La Gioconda, 1503-1514 circa
Parigi, Louvre
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ROSARIO CASTELLANOS
GUARDANDO LA GIOCONDA
(Al museo del Louvre, naturalmente)
Ridi di me?
Va bene.
Se fossi Suor Juana
o la Malinche o, per non abbandonare il folklore,
una qualche incarnazione della Güera Rodríguez
(come vedi, gli estremi, come Gide, mi toccano)
mi vedresti, forse, come si guarda
al campione rappresentativo
di qualche settore sociale di un paese del terzo mondo.
Ma sono soltanto una sciocca turista
di cui si occupano le agenzie di viaggio perché
possano inventarle un tour.
E monolingue
per di più!
che viene a contemplarti.
E tu sorridi, misteriosamente
come è tuo dovere.
Ma io ti interpreto.
Quel sorriso è una presa in giro.
Presa in giro di me e di noi tutti
che crediamo che crediamo che
la cultura è un liquido da bere alla sua fonte,
un sintomo speciale che si contrae
in certi luoghi contagiosi, qualcosa
che si prende per osmosi.
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