martedì 20 agosto 2013

Autoritratto nella bottega

 

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Francisco Goya, Autoritratto nella bottega, 1790-95
Madrid, Museo de la Real Academia de San Fernando

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BILLY COLLINS

CAPPELLO CON CANDELE

In genere negli autoritratti è il viso che prevale:
Cezanne è un paio d'occhi che nuotano tra le pennellate,
Van Gogh ha lo sguardo fisso da un alone di turbinante oscurità,
Rembrandt sembra sollevato come se rifiatasse
dopo aver dipinto Sansone accecato dai Filistei.

Ma in questo, Goya è in piedi ben lontano dallo specchio
si vede in posa nel disordine dello studio
rivolto a una tela inclinata indietro sull'alto cavalletto.

Sembra che ci sorrida come lo sapesse
che ci farebbe ridere lo straordinario cappello che ha in testa
provvisto tutt'intorno all'orlo di portacandele,
un trucco che gli permetteva di lavorare di notte.

Puoi solo immaginare che effetto farebbe
indossare un candeliere simile in testa
come se fossi una sala da pranzo o una salone da concerti.

Ma quando vedi il cappello non c'è bisogno di leggere
biografie di Goya o memorizzare le date.

Per capire Goya devi solo immaginartelo
mentre accende le candele a una a una, poi si sistema
il cappello in testa, pronto per una notte di lavoro.

Immaginalo che sorprende la moglie con la nuova invenzione,
e lei ride come davanti a una torta di compleanno.

Immaginalo che balugina tra le stanze della casa
con le ombre che volano sui muri.

Immagina un viaggiatore sperduto che bussa alla sua porta
di notte per le colline della Spagna.
"Entri pure," avrebbe detto, "stavo solo facendomi il ritratto,"
fermo sulla porta mentre regge il pennello-bacchetta,
illuminato dal bagliore del famoso cappello.

 

(Traduzione di Andrea Sirotti)

mercoledì 14 agosto 2013

La sedia di Van Gogh

 

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Vincent Van Gogh, La sedia di Van Gogh, 1888
Londra, National Gallery

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JUAN MANUEL ROCA

CINQUE VOLTE VAN GOGH, IV

Dipinse una sedia vuota,  e tuttavia in essa era seduta una riunione di assenti.  Antonin Artaud ha detto che quella sedia annuncia qualcuno che sta per entrare.

La sedia resta vuota,  ma sempre torniamo da lei per sapere se qualcuno è appena arrivato.  Theo o Gauguin?

mercoledì 26 giugno 2013

Marchesa Casati


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Augustus John, Marchesa Casati, 1919
Toronto, Art Gallery of Ontario
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JACK KEROUAC

74° CHORUS

La Marchesa Casati
È una bambola viva
Appuntata al mio muro
Dei bassi di Frisco

Ha gli occhi immensi
La pelle lucente
Vene azzurre
E rossi capelli selvaggi
Spalle dolci & sottili
 
Amala
Amala
Canta il mare
Blue-malinconico
Gemendo
Sullo sfondo di
Augustus John
de John.
 
(da Il libro dei Blues, Mondadori, 1999 -
Traduzione di Massimo Bocchiola)

giovedì 13 giugno 2013

Corn Hill

 

 

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Edward Hopper, Corn Hill
San Antonio, McNay Art Institute

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LAWRENCE FERLINGHETTI

A CASA HOPPER

A casa Hopper
sulla spiaggia di Truro
Mi giro e alzo gli occhi a guardarla
alta sulla scogliera
E sono Edward Hopper
il famoso pittore americano
disteso sul pendio
fra le erbe della sabbia
e mi giro e alzo gli occhi verso
il Mondo di Hopper
dove abitò tutti quegli
anni spazzati dal vento
certo non solo e malinconico
come i personaggi dei suoi quadri
nelle bettole aperte tutta notte
dietro ai vetri d’un mattino domenicale
in camere da letto con le lampadine appese a un filo
fari assolati
verande di serate estive
case lungo la ferrovia
facciate vittoriane
di vuoto
Eppure saprei dipingerli diversi adesso io?
alla fine estrema del nostro secolo distorto
come se la sovrappopolazione adesso
avesse davvero sconfitto
le nostre immense solitudini
per cui simbolo di successo è ancora
una casa isolata
su un colle.

(da “Poesie vecchie & nuove”, 1998)

mercoledì 12 giugno 2013

Nudo (Vanessa Bell)

 

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Vanessa Bell, Nudo (1922-1923)
Londra, Tate Britain

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WENDY COPE

LA MODELLA

Depressa, grassa e sgraziata: ecco come
Lei mi vedeva. Tutto qui. Dovevo
Accanto a lei dare quest’impressione.
Mi parlava di rado. Che strazio le parevo!

Al suo sguardo ero un misero soggetto.
Di vergogna arrossivo. Avrei preferito
Posare sul divano di un vecchio pervertito
Bramoso solo di portarmi a letto.

Qualcuno mi ritrasse chiara e ridente, splendida…
Amici del passato, scomparsi con la candida
Mia immagine d’allora che seppero esaltare.

Ma è il suo disprezzo per me a trionfare.
         Divina alma Vanessa, ti auguro in eterno
         Di apparire mostruosa – tu – all’inferno.

(Traduzione di Silvio Raffo)

giovedì 6 giugno 2013

Templi di Agrigento

 

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Tempio della Concordia, V secolo avanti Cristo
Agrigento, Valle dei Templi

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FEDERICO DE MARIA

TEMPLI DI AGRIGENTO

Rovine, non più vive di canti, di danze, di preci,
d’incensi ai piedi dei propizi numi,

eppure eterne. Tutto trascorso è nel mondo: la gloria
di capitani insigni, di Empedocle e Terone;

perfino gli dèi sono svaniti per sempre. Soltanto
l’opera eretta a gara con Dio resta, sì, rotta

e frantumata, ma tuttora in cospetto del mare,
baciata dalla luce, carezzata dal vento.

martedì 21 maggio 2013

Conference at night

 

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Edward Hopper, Conference at night, 1949
Wichita, Wichita Art Museum

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VICTORIA CHANG

"CONFERENCE AT NIGHT" DI EDWARD HOPPER

L'uomo seduto sulla scrivania sembra non avere occhi o sono chiusi o si sono
incavati l'uomo seduto sul tavolo siede come un capo o forse vuole

essere il capo e la donna e l'uomo possono aiutarlo sulle scrivanie non c'è
niente eccetto due tavole di legno che trattengono le ombre e l'uomo non ha carta o
                                                                                                                                                            puntine

l'uomo non ha pile di nulla la stanza non può essere il suo ufficio è un obitorio per
scrivanie che la gente ha lasciato licenziato scaricato abbandonato congedato per
                                                                                                                                 congedare il passato

perché anche al passato si deve dare un avviso non possiamo vivere nel passato con
                                                                                                                                                    i nostri vestiti
più belli la donna guarda come un uomo forse sarà lei il capo o forse

è meglio guardare come una donna ma comportarsi come un uomo un capo una volta mi
                                                                                                                                                        ha detto di non
comportarmi da donna la donna guarda fisso dietro l'uomo l'uomo sul tavolo guarda

tra l'uomo e la donna sebbene stiano discutendo su ciò che è accaduto
in passato la coppia ha aiutato l'uomo a diventare il capo lui ha perso i contatti
                                                                                                                                                    con la coppia

hanno perso i contatti quando sono stati licenziati.