Rembrandt Harmenszoon Van Rijn, Autoritratto"
L’Aja, Mauritshuis
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ELIZABETH JENNINGS
TARDI AUTORITRATTI DI REMBRANDT
Ti sei confrontato con te stesso. Ogni anno
Le guance si riempiono, la pelle imbruttisce.
Tu non batti ciglio. Guardi fisso
In te, al di là di te. L'accuratezza del tuo pennello
Corre insieme all'autoconoscenza. Qui
L'umiltà è tutt'uno con il mestiere
Non c'è arroganza. L'orgoglio è lontano
Dall'introspezione. Fai galleggiare la luce
Proprio come vuoi. Il tuo viso è livido e ferito
Ma c'è rimasto ancora amore.
L'amore per l'arte e per gli altri. Fino alla fine
L'esperimento è continuato. Guardavi fisso oltre
La tua età, i tempi. Hai colto il passato
E lo hai moderato. Gli autoritratti capiscono,
E la vecchiaia può privarci,
Con cambiamenti sinceri, della paura della morte.
Guarda, una nuova angoscia. Là, il naso gonfio,
La tristezza e la gioia. Dipingere è respirare,
e tutto il buio è osato. Hai scelto
con cosa ognuno deve fare i conti.
(da Collected Poems, 1987)
1 commento:
Tutti noi dobbiamo fare i conti con l'inevitabile...anche se, in privato, mi auspico che sia lei a venire da me. Senza fretta. Ciao
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